venerdì 18 gennaio 2013

Raviole rotte

La mia passione per la cucina legata al territorio, mi ha spesso guidato alla ricerca di ricette di origini popolari.
Durante gli anni di lavoro come direttore di produzione, tra il 1987 e il 1991 viaggiando per l'Italia a girare documentari turistici e industriali, ho raccolto idee, accostamenti di cibi e ricette semplici quanto particolari.
Dalla cucina di un monastero del parmense ho appuntato questa antica ricetta del Settecento.

Tritate 200gr di erbette di campo tra bietola, lattughino, finocchietto e cicoria selvatica assieme ad una quantità di mollica di pane ammollato nell'acqua e strizzato bene pari a circa 100gr e unite un etto di formaggio di media stagionatura tipo asiago o parmigiano, 2 uova, un pizzico di sale e un cucchiaio di erba cipollina tritata.
Inumiditevi le mani con un po' di acqua tiepida e preparate delle palline con piccole parti di impasto, della grandezza simile ad una noce. Queste palline vanno bollite in acqua salata, quindi compattatele per bene.

Una volta cotte, scolate con delicatezza le raviole e disponetele sui piatti terminando con una noce di burro morbido e formaggio a scaglie o grattugiato.

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